R.E.N.T.RI, COSA FARE?

rentri

E’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto 4 Aprile 2023 n.59 sul R.E.N.T.RI, cosa fare?

Nella Gazzetta ufficiale del 31 Maggio 2023 è stato pubblicato il decreto che disciplina l’entrata in vigore del R.E.N.T.RI.

Vediamo di cosa si tratta e poi cerchiamo di fare chiarezza in merito.

Cosa sarà il R.E.N.T.RI?

Il R.E.N.T.RI è un sistema centralizzato di tracciabilità dei rifiuti che permetterà agli enti di controllo di avere in tempo “reale” i dati di produzione e movimentazione dei rifiuti sul suolo Italiano.

Il R.E.N.T.RI sarà composto da una sezione anagrafica ed una sezione tracciabilità.

Secondo chi lo sta già utilizzando in modalità test è un Sistri più snello, meglio funzionante, aggiornato e meglio interfacciato ai software disponibili in commercio (grazie alla collaborazione con le software house che procede già da due anni).

Quando entrerà in vigore e chi deve iscriversi?

In primo luogo il decreto pubblicato il 31 Maggio entrerà in vigore il giorno 15 Giugno 2023.

TRANQUILLI , ciò non significa che il R.E.N.T.RI partirà quel giorno.

A partire da quella data si comincerà a contare i tempi per l’adeguamento.

Nello specifico, come riportato nella pagina ufficiale del sistema, attualmente in fase sperimentale, si evince che:

-È previsto un periodo transitorio per l’iscrizione al R.E.N.T.RI e per l’adeguamento alla disciplina introdotta dal regolamento, in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda della tipologia e delle dimensioni delle imprese e degli enti obbligati.

Le modalità operative del R.E.N.T.RI – come ad esempio quelle per la trasmissione dei dati al R.E.N.T.RI ed il suo funzionamento e per la compilazione dei modelli– saranno definite dalla Direzione generale competente del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, sentito l’Albo nazionale gestori, con uno o più decreti direttoriali da emanarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore

RIASSUMIAMO.

Il 15 Giugno il decreto entra in vigore.

Entro 180 giorni gli Enti dovranno fornire le modalità operative del sistema.

A partire dal 18° mese (e quindi a partire dal 14 Dicembre 2024) per due mesi cominceranno ad iscriversi le aziende produttori iniziale di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e i gestori di rifiuti (trasportatori-impianti-intermediari)

Dal 24° mese (dal 14 Giugno 2025) per due mesi le imprese che producono rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti

In seguito, dal 30° mese (15 Dicembre 2025) per due mesi i produttori di rifiuti speciali pericolosi obbligati ai sensi dell’articolo 12, comma 1. A questo link copia del decreto da consultare

Resta inoltre libera la possibilità per le aziende di iscriversi volontariamente al sistema, anche se non tenute.

Iscriversi al R.E.N.T.RI, i costi.

Le aziende che sono obbligate e chi volontariamente si iscrive al R.E.N.T.RI pagheranno un diritto di segreteria al R.E.N.T.RI, al momento fissato in 10 euro da versarsi al momento dell’iscrizione e poi in occasione di richieste di modifiche.

Al momento dell’iscrizione sarà inoltre versato un contributo annuale (variabile tra i 100 ed i 15 euro, a seconda del soggetto iscritto per il primo anno) , che sarà poi successivamente versato annualmente entro il 30 Aprile di ogni anno, con importi di rinnovo compresi tra i 60 ed i 10 euro, a seconda della categoria di iscrizione.

Gli importi si riferiscono a ciascuna unità locale.

Novita introdotte

Il decreto disciplina le seguenti novità:

  • Iscrizione al R.E.N.T.RI
  • Nuovi modelli di Formulari di identificazione rifiuti
  • Nuovi modelli di registro cronologico dei rifiuti.

Nello specifico i vecchi modelli di registro e di formulario andranno in “pensione” a partire dal 15/12/2024.

A far fede da quella data i soggetti non iscritti potranno utilizzare i modelli cartacei, ma quelli nuovi, per cui andranno chiusi i vecchi registri e ci si dovrà dotare dei nuovi formulari.

I soggetti iscritti al R.E.N.T.RI utilizzeranno i modelli digitali a partire dalla data di iscrizione.

R.E.N.T.RI e  MUD

Il MUD non andrà in pensione.

I soggetti iscritti al R.E.N.T.RI avranno la possibilità ogni anno di compilare e presentare il MUD tramite un modello che sarà scaricabile dal sistema R.E.N.T.RI.

I soggetti non iscritti dovranno continuare a presentare i dati al catasto, secondo i vecchi presupposti.

Conclusioni

  1. Abbiamo capito che siamo davanti ad una svolta nell’ambito della gestione dei rifiuti. Questa svolta coinvolge tutti i soggetti interessati alla gestione, dai produttori di rifiuti, fino agli smaltitori/recuperatori.
  2. Ognuno avrà obblighi diversi (per alcuni cambieranno solo i modelli di registro, per altri si passerà ad una completa digitalizzazione), e li adempirà secondo le tempistiche sopra elencate
  3. Al momento non si può fare nulla, in quanto entro 180 giorni devono uscire i modelli attuativi

Consigliamo pertanto di continuare a seguirci sui nostri canali di comunicazione.

Non esiteremo a comunicare le novità in uscita.

Sconsigliamo al momento di partecipare a corsi o a eventi formativi, in quanto prematuro.

In ogni caso molte associazioni stanno già promuovendo seminari e corsi per spiegare il decreto.

Per approfondimenti e cultura personale potrete trovarli interessanti, ma da un punto di vista operativo al momento poco possono dire.

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